Quanah

 

Quanah fu l'ultimo capo dei Comanches: nato nel 1844, era conosciuto dai bianchi come Quanah Parker, perchè figlio di Ann Parker, una ragazza bianca catturata dai Comanche e divenuta sposa del capo tribù, Peta Nokoni.
Guidò i suoi guerrieri contro gli invasori bianchi del Texas riportando la prima sconfitta nella storia del suo popolo.
Si ritirò con la sua gente in una valle isolata, ma i bianchi li raggiunsero e sterminarono bisonti e cavalli, su cui si basava la vita dei Comanches. Essi furono quindi costretti ad accettare l'internamento in una riserva. Quanah capì subito che la vita inattiva rischiava di distruggere il suo popolo, perciò incoraggiò i giovani a frequentare le scuole per potersi inserire nella società americana. Lui stesso divenne agricoltore nella fattoria di Fort Skill in Oklahoma, dove morì nel 1911.

 

 

 

Comanche

 

Popolazione degli Indiani d'America appartenenti a un ramo meridionale degli shoshoni, di famiglia linguistica uto-azteca e di area culturale delle praterie. Originariamente erano stanziati nelle aride terre a ovest delle Montagne Rocciose, ma intorno al XV secolo d.C. si spostarono nelle Grandi Pianure, costringendo gli apaches ad abbandonare la loro terra, e qui dominarono una vasta zona tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo.

 

 

 
 

I comanche erano i "signori delle praterie", in sella ai loro cavalli preferiti, i pony pinto, che inizialmente predavano agli spagnoli e poi cominciarono ad allevare. Molto combattivi, facevano frequenti incursioni nei territori degli europei e degli altri indiani, con un raggio d'azione che arrivava fino al Messico.
Benché fossero riusciti per più di un secolo a impedire ai coloni di penetrare nei loro territori, nel 1875 trattarono la pace con il governo degli Stati Uniti e furono costretti dai bianchi in una riserva nell'Oklahoma.

I Comanches erano una popolazione nomade, che viveva della caccia al bisonte. Abitavano nei tepee, le tende tradizionali, e la società era organizzata in gruppi patrilineari. Si vestivano con pelli di daino e, in inverno, copricapi di pelo, mentre in guerra portavano un imponente elmetto ricavato dallo scalpo di un bisonte e provvisto di corna. Sia le donne sia gli uomini usavano ornarsi di tatuaggi. Di grande importanza, per la loro religione, erano le esperienze visionarie, che ricercavano in condizioni di isolamento e privazione. Era credenza comune che gli spiriti degli animali favorissero alcuni individui e venissero in loro aiuto, e che spiriti protettivi abitassero le rocce e il tuono.